Ascensori per disabili: tutte le caratteristiche da considerare per la loro realizzazione

Chi soffre di una disabilità grave, che purtroppo non rende possibile camminare e spostarsi in maniera semplice, troverà complicato realizzare la maggior parte delle azioni. Tutto ciò che per una persona può essere semplice e immediato diventa automaticamente difficile e ci sarà bisogno sempre di affidarsi ad un’altra persona che si preoccupi del movimento, del supporto e della gestione di chi presenta una forma di disabilità. Questo elemento può diventare, per chi già soffre di una determinata condizione, molto difficile da sostenere in termini psicologici, poiché spesso si ha l’impressione di essere un peso e si prova un concreto imbarazzo nel non riuscire ad agire autonomamente.

Uno dei casi in questione può essere quello dell’ascensore, uno strumento apparentemente inclusivo ma che, se vuole essere pensato per disabili, dovrà essere realizzato ad hoc, così da rispettare tutte le possibili caratteristiche richieste. Ma di quali si parla? Di seguito, si indica tutto ciò che c’è da sapere a proposito del modo di progettare un ascensore per disabili.

Le dimensioni di un ascensore

Il primo elemento che dovrà essere chiamato in causa interessa le dimensioni di un ascensore per disabili. È evidente che, se si vuole destinare uno strumento di questo genere ad una persona che presenta forme di disabilità, non si possa optare per un ascensore tradizionale, poiché questo sarebbe occupato dalla sola sedia a rotelle e non renderebbe possibile il corretto movimento di un’altra persona, soprattutto se addetta a gestire chi presenta disabilità. Per questo motivo, bisogna predisporre delle misure più accoglienti, pensando sia al vano ascensore più largo, sia all’apertura delle porte maggiormente comoda, che permetta l’ingresso di una persona in carrozzina con i suoi tempi e, soprattutto, affinché non ci siano problemi di accessibilità all’interno dello strumento in questione. Tutte queste caratteristiche, nonché le misure specifiche che dovranno essere prese in esame, permettono di ottenere degli ascensori su misura, cioè pensati non con misure tradizionali ma organizzati in modo che possano accogliere perfettamente una persona con disabilità e, soprattutto, una carrozzina che presenta sicuramente delle dimensioni considerevoli.

Posizionamento della pulsantiera

Accanto alla gestione delle dimensioni, un altro elemento che dovrà essere oggetto di considerazione, in ambito di realizzazione di un ascensore per disabili, interessa la pulsantiera. Quest’ultima dovrà essere accessibile in tutto e per tutto, affinché possa essere raggiunta da una persona che, essendo costretta alla carrozzina, non ha possibilità di alzarsi per raggiungere un determinato tasto.

Altra tipologia di accessibilità, relativamente alla pulsantiera di un ascensore, dovrà essere pensata per persone cieche, che non hanno la possibilità di leggere il numero presente sul corrispondente tasto. Tramite sistemi di lettura per persone non vedenti, come il linguaggio Braille, sarà possibile non soltanto indicare i diversi tasti, ma anche la presenza del tasto più importante, quello di emergenza, a cui far riferimento nel caso di un blocco improvviso dell’ascensore o di un malfunzionamento delle componenti.

Punti di appoggio interni all’ascensore

Detto questo, non resta che considerare l’ultimo punto che dovrà essere oggetto di attenzione, quando si tratta di progettare un ascensore che accolga persone disabili. Così come avviene già per treni o per metropolitane, anche negli ascensori è possibile inserire dei punti di appoggio interni, che garantiscano un posizionamento comodo a persone che si trovano su sedia a rotelle; questi punti possono essere strutturati in modo differente, a seconda del tipo di risultato che vuole essere ottenuto: si può trattare di un semplice appoggio orizzontale, così da trattenersi all’ascensore, o degli strumenti maggiormente elaborati per agganciare la propria sedia a rotelle, affinché ci si possa muovere in condizioni di grande sicurezza, soprattutto nel caso in cui l’ascensore non venga utilizzato soltanto per lo spostamento su pochi piani, ma per raggiungere una destinazione molto più in alto o in basso. Tramite gli accorgimenti che precedono, il proprio ascensore sarà inclusivo al massimo e permetterà a tutti di accedervi senza alcun problema.