In un tempo di epidemia come quella del coronavirus è molto importante gestire la nostra vita quotidiana sulla base del rispetto delle norme di sicurezza. Gli stessi esperti affermano con decisione l’importanza di non rinunciare alle norme che possono garantire l’allontanamento dei contagi. Non si tratta soltanto di usare la mascherina e di mantenere il distanziamento sociale, ma senza dubbio una parte significativa è svolta dalla sanificazione degli ambienti. Soprattutto sono quelli dedicati alle attività lavorative che hanno bisogno di una sanificazione periodica sempre in nome della sicurezza. Per poter effettuare la sanificazione in maniera corretta degli ambienti, è bene affidarsi a dei professionisti, degli esperti che utilizzano apposite apparecchiature svolgendo il compito della sanificazione nel rispetto delle normative.
Quali sono le regole da seguire per la sanificazione
Se scegli la sanificazione Covid-19 a Roma, rivolgendoti a degli esperti, a dei professionisti del settore, puoi limitare al massimo i rischi connessi al contagio. Le regole da seguire, come ti diranno gli esperti, sono soprattutto delle precauzioni a livello igienico che ormai si stanno affermando sempre di più come delle diffuse abitudini da rispettare a livello personale.
Per esempio il lavarsi le mani sta diventando una pratica di igiene ormai essenziale, che tutti stanno imparando ad attuare. Ma negli ambienti lavorativi ci sono anche degli aspetti più critici da gestire, come per esempio quelli che riguardano gli spazi comuni, le mense o le aree che vengono dedicate alle pause dal lavoro.
A questo proposito le norme stabiliscono che l’ingresso in questi spazi deve essere regolamentato, in modo da non favorire gli assembramenti. Inoltre questi locali devono essere sempre ben areati e per legge bisogna procedere ad una sanificazione periodica, provvedendo alla pulizia quotidiana.
Che cosa dicono i riferimenti normativi
Ci sono anche degli specifici riferimenti normativi da considerare quando si tratta della sanificazione degli ambienti e quindi la tutela della salute. Il 14 marzo di quest’anno il Governo ha sottoscritto un protocollo condiviso di regolazione per il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro.
Il documento in questione è stato approvato da vari Ministeri, fra i quali quello dell’Economia, quello del Lavoro, quello della Salute e quello dello Sviluppo economico. Sono vari i provvedimenti e le regole che sono state stabilite da questo protocollo per contrastare il contagio.
In particolare si parla del lavoro agile, del ricorso agli ammortizzatori sociali e dell’importanza di assicurare la salubrità nei luoghi di lavoro. Del protocollo di sicurezza contro il Covid-19 è stata redatta anche una versione aggiornata, che sottolinea l’obbligo per le aziende di provvedere ad una pulizia giornaliera e ad una sanificazione periodica dei locali. Inoltre viene stabilita come essenziale la sanificazione anche delle postazioni di lavoro.
Molto importante, fra i riferimenti normativi da tenere in considerazione, è anche la circolare 5443 del 22 febbraio 2020. È proprio questa circolare che definisce i protocolli di sanificazione straordinaria a cui fare ricorso nel caso in cui nell’azienda ci siano casi sospetti di contagio da coronavirus.
I processi di sanificazione sono incentivati anche da ciò che stabilisce il decreto Cura Italia, perché questa legge stabilisce che le spese sostenute per la sanificazione possano essere oggetto di un credito d’imposta nella misura del 50% fino ad un massimo di 20.000 euro per ogni contribuente.
Il decreto liquidità ha ampliato la portata di questo “bonus” per la sanificazione, che ha esteso la possibilità di finanziare le spese anche a quelle che riguardano l’acquisto di mascherine e di gel igienizzanti.
È molto importante poter disporre anche di agevolazioni fiscali, perché le aziende sono chiamate ad affrontare spese che non possono essere affatto trascurate e che possono raggiungere anche portate non indifferenti.