Le sigle che identificano le classi energetiche degli elettrodomestici possono apparire strane e difficili per chi si appresta per la prima volta all’acquisto di un apparecchio per la casa. A cosa si riferiscono quindi le sigle che ormai da anni accompagnano le schede tecniche delle asciugatrici e come scegliere l’asciugatrice giusta?
Le classi di efficienza energetica
La normativa europea ha previsto l’obbligo, da diverso tempo, di informare il consumatore in merito all’efficienza energetica degli elettrodomestici, tramite l’uso di un’etichetta di forte impatto visivo facilmente interpretabile che riporta classe e consumo annuo in kWh di ogni elettrodomestico. La maggior parte delle asciugatrici presenti oggi sul mercato rientrano nelle classi di efficienza energetica che vanno dalla A+++ alla C. La classe energetica di ogni asciugatrice viene assegnata in base a parametri stabiliti dall’Energy Efficiency Index.
L’Unione Europea ha stabilito i parametri di quella che dovrebbe essere l’asciugatrice con indice di efficienza energetica 100 e ha poi testato le diverse asciugatrici considerando come parametro di riferimento 160 asciugature annue con funzioni miste. Il rapporto tra l’indice di efficienza dell’asciugatrice ideale e il consumo elettrico reale annuale dell’asciugatrice testata collocano quest’ultima all’interno di una tabella predefinita che ne assegna la rispettiva classe.
In parole povere, tutti coloro che cercano un’asciugatrice che combini risparmio energetico ed elevate prestazioni, dovrebbero orientarsi alla ricerca della migliore asciugatrice A+++, ovvero la classe di efficienza energetica superiore.
I consumi delle asciugatrici a livello pratico
Se i parametri legati alle classi di efficienza energetica possono sembrare difficili e astratti per coloro che cercano una nuova asciugatrice in un negozio di elettrodomestici di fiducia, forse qualche paragone potrebbe rendere meglio l’idea.
Si consideri l’etichetta dell’asciugatrice A+++ che riporta, come per tutte le altre categorie, il consumo in kWh/annui. Il numero presente per questa voce per un’asciugatrice di classe energetica C con capienza di 6 kg è pari a 499 mentre per un’asciugatrice A+++ è 141. Cosa significa? L’asciugatrice A+++ presa in considerazione consumerà 1,4 kWh, mentre il modello di classe C utilizzerà per lo stesso carico quasi 5 kWh.
Come si traduce tutto questo in bolletta? Valutando un costo medio di € 0,20 per kWh, variabile in base al gestore dell’utenza, la migliore asciugatrice a+++ inciderà sulla bolletta della corrente elettrica per circa 28,20 € contro i quasi 100 € dell’asciugatrice di classe C. Questo ovviamente calcolato secondo i parametri definiti dall’Unione Europea su 160 cicli di asciugatura misti all’anno.
Considerazioni finali
Quando si tratta di acquistare un nuovo elettrodomestico, un’asciugatrice in questo caso, il prezzo è sempre il tasto dolente, però ci sono alcuni fattori importanti che oggigiorno non si possono evitare di considerare. Per chi vive in un appartamento di piccole dimensioni è sicuramente un impiccio tenere lo stendino aperto per giorni in spazi dove si svolgono le normali attività quotidiane o si ricevono ospiti.
L’asciugatrice è diventata di fondamentale importanza per le famiglie, soprattutto durante il periodo invernale. Scegliere un’asciugatrice A+++ potrebbe dunque sembrare un investimento al momento dell’acquisto ma il costo iniziale verrà ammortizzato nel tempo all’interno della bolletta elettrica. Per confrontare alcuni tra i migliori modelli di asciugatrice A+++ è possibile consultare il sito ToToStock.it dove è presente una guida dettagliata.