Nel corso degli ultimi tempi, si sente parlare un po’ dappertutto di questo argomento, con una vera e propria rivoluzione che ha come obiettivo principale quello di eliminare il più possibile la plastica, cercando di potenziare al massimo il riciclo di tale materiale, che al giorno d’oggi è diventato una priorità a tutti gli effetti.
Sembra che scegliere tra un semplice piatto realizzato in plastica e un piatto in bioplastica non faccia alcun tipo di differenza. In realtà, se per noi la questione ha poco conto, ma si riflette unicamente sul lato economico, è vero che per l’ambiente in cui viviamo la valenza è completamente diversa. Ed anche se i prezzi dei piatti biodegradabili sono leggermente più alti, ci sono validi motivi che portano a scegliere tale tipologia, soprattutto in relazione al rispetto che dobbiamo verso la natura che ci circonda.
Le differenze tra compostabile e biodegradabile
È fondamentale mettere subito in chiaro alcuni aspetti: ad esempio, il termine biodegradabile non vuol dire in automatico che sia compostabile. Infatti, quando si parla di biodegradabile si fa riferimento ad ogni tipologia di materiale che può essere oggetto di scomposizione da parte di batteri, elementi fisici naturali e dal sole, al punto tale da farlo diventare in composti chimici semplici, come può essere il metano, piuttosto che anidride carbonica oppure acqua.
Anche in ambito europeo è intervenuta una normativa che ha chiarito cosa significhi questo termine: con biodegradabile si fa riferimento ad un prodotto che riesce a decomporsi del 90% entro 180 giorni. Quando si fa riferimento ad un elemento compostabile, invece, si parla di un materiale che non è unicamente biodegradabile, ma in cui il suo processo di decomposizione si verifica entro 90 giorni.
La principale differenza tra prodotto biodegradabile e compostabile è rappresentata dal tempo che serve ad un prodotto di diventare un composto chimico di base al termine del processo di biodegradazione. La creazione del compost offre la possibilità di conservare delle risorse fondamentali direttamente sul territorio. Si tratta di un insieme di risorse e di elementi che possono tornare decisamente utili per rendere estremamente più ricchi i vari substrati.
Perché conviene investire anche sui prodotti biodegradabili monouso
La cosa migliore da fare è quella di favorire sempre l’ambiente. In commercio ci sono sempre più prodotti monouso biodegradabili e compostabili ed è una tendenza che continuerà ad aumentare, vista la grande varietà di proposte che i consumatori possono trovare.
Ovviamente i prodotti monouso tornano estremamente utili anche in ambito privato e non solo nel settore professionale. Proviamo a capire, però, quali siano i materiali di nuova generazione che sono stati proposti sul mercato. Tra gli altri, troviamo la polpa di cellulosa, bamboo, legno di pino, bioplastica, ma anche legno di cellulosa.
Proprio grazie all’impiego di tali innovativi materiali, vengono creati piatti, posate, tovaglioli, bicchieri e così via. Rispetto alla plastica, il grande vantaggio è quello di poterli smaltire in maniera estremamente semplice e rapido all’interno della raccolta dell’umido. Si tratta anche di un gesto di rispetto nei confronti della natura che ci circonda.